Codice UFI: cosa sapere sull’identificatore unico di formula

Codice ufi

In Italia arrivano gli UFI. No, nulla a che vedere con misteriose forme di vita aliene e relativi mezzi di trasporto non ben identificati. Parliamo, piuttosto, di una sigla fondamentale per la sicurezza chimica e che ha il compito proprio di identificare. Cosa? Le miscele pericolose per uso industriale e professionale.
Il codice UFI, o identificatore unico di formula (Unique Formula Identifier), è un codice alfanumerico indicato sull’etichetta del prodotto o riportato nella sua scheda di sicurezza, che mette in relazione informazioni sul prodotto stesso, i suoi impieghi, gli ingredienti e la sua tossicità. Qualora, infatti, una persona venga accidentalmente esposta a un prodotto pericoloso, nella maggior parte dei casi il primo punto di contatto sarà il servizio sanitario di emergenza. Grazie al codice UFI, gli operatori dei centri antiveleni possono fornire al personale medico istruzioni sul trattamento appropriato in modo più semplice e veloce. Scopriamo di più.

Cos’è il codice UFI

Il numero UFI è un codice composto da sedici caratteri che serve a identificare in maniera univoca le miscele pericolose.
Il codice UFI, diviso in quattro blocchi, ciascuno separato da un trattino, deve sempre essere visibile, leggibile ed indelebile sull’etichetta delle miscele per cui è obbligatoria la notifica. Introdotto con il regolamento (UE) 2017/542¹, entro il 2025 l’identificatore unico di formula sarà obbligatorio sull’etichetta di tutti i prodotti classificati come pericolosi e che presentano rischi per la salute o per l’incolumità della persona. Per esempio, tra i tipi di prodotti che possono essere contrassegnati da un numero UFI troviamo:

  • prodotti per la pulizia e la sanificazione, sia per locali interni, sia per spazi esterni;
  • detersivi;
  • combustibili;
  • vernici e rivestimenti.

L’UFI mira, quindi, a stabilire un collegamento univoco tra le informazioni mostrate e il prodotto immesso sul mercato. Ecco spiegato il motivo per cui sarà necessario fornire ai centri antiveleni anche dati sulla miscela e sui prodotti associati come composizione, nome commerciale, colore, imballaggio, categoria del prodotto stesso e informazioni tossicologiche.

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Codice UFI: scadenze, obblighi e come generarlo

Richiesto per ogni prodotto per cui sia necessaria una notifica (richiesta dalla normativa o su base volontaria), il codice UFI deve essere comunicato tramite il sistema Poison Centres Notification (PCN), gestito dall’ECHA, l’agenzia europea per le sostanze chimiche. Entro l’1 gennaio 2025, gli importatori e gli utilizzatori a valle che immettono miscele per l’uso industriale sul mercato dovranno fornire il numero UFI ai centri antiveleni.
Ma come si ottiene questo codice? Generare un codice UFI è semplice: si utilizza uno strumento online che crea il codice identificativo a partire da due informazioni fondamentali. Ovvero:

  • la partita IVA dell’azienda, essenziale per garantire che non si sovrappongano codici generati da aziende diverse;
  • il numero di formulazione specifico per la miscela, assegnato dall’azienda, che la identifica in modo univoco.

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Identificatore unico di formula e gestione delle etichette

Le aziende, dunque, compresa la nostra, sono tenute a notificare l’UFI e altre informazioni sui loro prodotti nel nuovo formato armonizzato per le miscele destinate a uso industriale e professionale.
Uno degli aspetti più importanti da tenere in considerazione a livello operativo è che il codice UFI deve sempre essere stampato o apposto sull’etichetta di tutti i prodotti contenenti miscele pericolose.

NOTE

¹ Per approfondire: Regolamento (UE) 2017/542
² Unique Formula Identifier Generator