Diciamo sempre che la soluzione c’è: è un po’ il nostro motto, la base del nostro modus operandi. In questo caso, la soluzione CE. Pare un obbrobrio grammaticale; è, in realtà, la sintesi estrema di questo post. Pragmacleaner ha, infatti, ottenuto il marchio CE. Si tratta di un traguardo per noi importante. Vuol dire, infatti, che il prodotto ha raggiunto tutti gli standard qualitativi per poter essere immesso sul mercato. Garantendo all’utente la conformità a tutte le disposizioni europee che prevedono il suo utilizzo. In questo articolo illustriamo potenzialità e vantaggi di questo strumento per la pulizia dei circuiti chiusi in marcia.
Lunga vita agli impianti! L’importanza della pulizia dei circuiti chiusi
La pulizia dei circuiti chiusi di riscaldamento e raffrescamento è un’operazione molto importante. Vale tanto nell’industria, quanto in ambito civile. Questo perché dalla loro efficienza dipende la resa di molti processi industriali così come la possibilità di usufruire correttamente di un edificio. Ciononostante, spesso si presta poca attenzione al controllo e al condizionamento dell’acqua. Male, perché ciò favorisce l’insorgere di gravi inconvenienti come corrosioni e formazione di depositi e incrostazioni. Il che si traduce in calo delle prestazioni, aumento dei costi di manutenzione e imprevisti (e improduttivi) fermi impianto. Si assiste, inoltre, a una significativa riduzione della vita media dell’impianto. Insomma, come già detto per la bonifica delle cisterne interrate, non è il caso di ignorare il problema. Piuttosto, è meglio agire per tempo: qui sta il valore di Pragmacleaner.
Che cos’è Pragmacleaner
Pragmacleaner è uno strumento nato proprio per la pulizia dei circuiti chiusi. Ma è una pulizia speciale: avviene, infatti, in marcia (online). Insomma, non è necessario fermare l’impianto per eseguire l’operazione di bonifica. Un bel vantaggio! Inoltre, costa meno di una bonifica tradizionale e non è necessario smaltire i reflui. Si tratta, dunque, di una soluzione che coniuga innovazione tecnologica ed efficacia.
I principali vantaggi?
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- Facile applicazione e installazione: Pragmacleaner è alto 1.300 mm (come un bambino di 10 anni, per intenderci) e pesa 80 kg. Ma è carrellato e facilmente trasportabile. Qui puoi approfondire le specifiche tecniche;
- Richiede meno prodotti chimici rispetto a una bonifica tradizionale;
- Riduce gli interventi di manutenzione;
- Permette il recupero dell’efficienza termica, rimuovendo i fanghi presenti nel circuito;
- Migliora l’efficienza degli interventi di inibizione e passivazione;
- È applicabile in circuiti anche particolarmente compromessi, con o senza presenza di glicole.
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Durata dell’intervento e condizioni operative
La pulizia dei circuiti chiusi realizzata in questo modo si dimostra particolarmente efficace. Anche perché è una bonifica studiata e ingegnerizzata su misura in base alla tipologia di circuito e alla qualità del fluido termovettore.
La bonifica in marcia più lunga che abbiamo eseguito è stata di sei mesi: si trattava di una cantina vitivinicola. Mediamente, però, il tempo richiesto per l’intervento è di 60-90 giorni. Dipende dalla dimensione del circuito e da ciò che troviamo all’interno.
Per prima cosa bisogna conoscere il volume del circuito che si andrà a trattare, oltre alla metallurgia impiegata e alla qualità dell’acqua ricircolata. In anni di lavoro, in Italia e all’estero, ci è capitato di affrontare diverse casistiche: da 2 a 400 mc. Questo dà l’idea dell’estensione applicativa della tecnologia. Si diceva che il primo passo è conoscere il volume del circuito da trattare. Per raggiungere questo scopo, abbiamo sviluppato una tecnologia innovativa. Attraverso l’uso di specifici traccianti, possiamo, se necessario, determinare il volume e le eventuali perdite del circuito stesso. Una volta, poi, effettuato il collegamento idraulico di Pragmacleaner, si predispone il sistema.
Dopo la bonifica
Eccessiva concentrazione di fanghi nelle acque, grandi quantità di magnetite in sospensione: sono molte le criticità che possono far capolino. In tutti i casi, in base alla nostra esperienza, questa speciale pulizia dei circuiti chiusi consente di ottenere risultati importanti.
Il trattamento si dimostra efficace a più livelli. In primis perché va ad aggredire il problema e a risolverlo. Ma anche perché resta come “eredità” di valore a intervento ultimato. Le modalità di gestione delle acque suggerite dai nostri tecnici diventano, di fatto, parte integrante delle procedure operative della tua azienda. Ma c’è dell’altro. Attraverso, per esempio, l’installazione di un rack porta provini si può controllare la velocità di corrosione, anticipando possibili guai. Insomma, la soluzione CE: pardon, c’è.
Siamo a disposizione per offrirti tutta la consulenza necessaria sul fronte della pulizia dei circuiti chiusi. Per qualsiasi informazione, contattaci.