Trattamento acque industriali e Industria 4.0: quando innovare conviene

Trattamento acque industriali

Nessun elemento ha importanza come l’acqua, nell’industria. Il nostro fondatore, Carlo Masiero, lo ripeteva spesso. In effetti, dalla qualità dell’acqua dipende molto: la resa dei processi produttivi e l’efficienza degli impianti, in primis. Ma anche la lunghezza del ciclo di vita delle apparecchiature, l’incidenza dei costi di manutenzione, l’ecocompatibilità dei siti produttivi. Ecco perché prendersi cura dell’acqua, ribadiamo, conviene, a tutto tondo.
Non si tratta solo di rispettare le leggi, ma di fare un investimento. In sintesi, potremmo dire: agire ora, guardando avanti, per non restare indietro. In questo contesto, l’impatto delle nuove tecnologie si fa sentire e può essere un’opportunità per le imprese. Anche a livello economico. Di Industria 4.0 si parla molto, da tempo. Non tutti, però, forse sanno che esistono agevolazioni fiscali che consentono di innovare i processi depurativi e migliorare il trattamento delle acque industriali, con una particolare attenzione alle più recenti tecnologie. In cosa consistono questi incentivi, cosa prevedono e chi può usufruirne? Scopriamolo insieme.

Cosa prevede il Piano Nazionale Transizione 4.0

Con l’obiettivo di sostenere in modo proattivo le aziende che vogliono cogliere le opportunità legate alla quarta rivoluzione industriale, nel 2017 l’allora governo Renzi ha lanciato il Piano Industria 4.0. Un insieme di misure in grado di favorire gli investimenti per l’innovazione e la competitività. La sua evoluzione è il Piano Nazionale Transizione 4.0¹. Varato nel 2020, propone un set di incentivi, erogati sotto forma di crediti d’imposta. Ne possono usufruire, tra gli altri, le aziende che dispongono di impianti di trattamento delle acque industriali. Questi processi rientrano, infatti, nelle agevolazioni previste dalla Transizione 4.0. Fanno parte, nello specifico, della categoria beni strumentali. Ovvero:

  • macchinari ausiliari ad altri sistemi di produzione come impianti tecnici di servizio a impianti produttivi;
  • impianti di trattamento acqua inseriti nel gruppo 2 allegato A della Legge n. 232/2016 tra cui rientrano componenti, sistemi intelligenti per la gestione e il monitoraggio dei consumi, filtri, sistemi di trattamento e sistemi di segnalazione dell’efficienza filtrante.

Inoltre, possono rientrare tra le agevolazioni i sistemi di trattamento acque reflue industriali rientranti nel gruppo 1. In particolare, nella categoria delle macchine e impianti per la realizzazione di prodotti mediante la trasformazione dei materiali e delle materie prime.

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Trattamento acque industriali

Agevolazioni fiscali e scadenze

Maggiore produttività ed efficienza dei processi. Ma anche minori consumi e ottimizzazione delle attività di manutenzione. Sono soltanto alcuni tra i vantaggi per le realtà che scelgono di investire in innovazione per rendere la propria azienda 4.0. Le agevolazioni si rivolgono a tutte le imprese residenti in Italia, a prescindere dalla natura giuridica, dal settore di appartenenza, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito. Queste aziende, per l’acquisto di beni strumentali materiali effettuati da gennaio 2023 fino al 31 dicembre 2025², possono beneficiare del:

  • 20% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  • 10% del costo per la quota di investimenti fino al limite di 10 milioni di euro;
  • 5% del costo per la quota di investimenti fino al limite di 50 milioni di euro.

Per i beni immateriali tecnologicamente avanzati, come software e piattaforme, invece, l’aliquota per il 2023 è pari al 20% del costo nel limite massimo pari a 1 milione di euro. Una percentuale che si abbasserà fino ad arrivare al 10% del costo per l’anno 2025.

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Quali sono i requisiti per godere delle agevolazioni?

Il credito d’imposta si applica ai beni nuovi, acquistati anche in leasing, strumentali all’esercizio dell’impresa. Rientrano, quindi, macchinari e attrezzature, ma anche licenze, software e sistemi. Tuttavia, parlando dei macchinari, per godere delle agevolazioni devono possedere determinate caratteristiche. In particolare:

  • controllo per mezzo di Computer Numerical Control (CNC) e/o Programmable Logic Controller (PLC);
  • interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica;
  • integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica e/o altre macchine;
  • interfaccia uomo macchina semplice e intuitiva;
  • rispondenza ai più recenti standard di sicurezza.

Oltre a ciò, gli impianti di trattamento delle acque industriali devono essere dotati di almeno due tra i seguenti requisiti aggiuntivi. Dai sistemi di telemanutenzione, telediagnosi e/o controllo da remoto a sensori e adattività alle derive di processo necessari per il monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo. Passando per capacità d’integrazione tra macchina fisica e/o impianto con la modellizzazione e/o la simulazione del proprio comportamento nello svolgimento del processo.
Anche su questo fronte, siamo al fianco delle imprese. I nostri impianti sono pensati per accedere alle agevolazioni previste dalla Transizione 4.0. Negli anni, abbiamo realizzato  progetti significativi in tal senso in tutta Italia che hanno permesso ai nostri clienti di usufruire degli incentivi fiscali. Un aspetto interessante? Il lavoro sinergico e l’ascolto. Non lavoriamo per il cliente: lavoriamo con il cliente, fin dalla fase di sviluppo del progetto preliminare, per calibrare e personalizzare gli impianti di trattamento acque industriali e i sistemi di controllo in base alle specifiche necessità dell’azienda.

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NOTE
Foto in evidenza: fonte ministero delle Imprese e del Made in Italy
¹ Per approfondire: Piano Nazionale Transizione 4.0
² Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali